In questo articolo analizziamo le possibili cause e le accortezze da seguire per evitare la cervicobrachialgia post allenamento di Crossfit.
Innanzitutto spieghiamo cosa significa cervicobrachialgia: dolore al collo che si può irradiare verso la spalla, il braccio e anche alla mano e le dita con eventuali concomitanza di sintomi come formicolii, parestesie e scosse.
Analizzando i vari esercizi presenti nel CrossFit possiamo evidenziarne 3 in particolare che potrebbero generare stress e microtraumi sul collo e di conseguenza dolore nei giorni successivi all’allenamento.
Questi sono gli HSPU (hand-stand push-up), in cui una mancanza di forza e controllo sulle spalle o uno sbagliato timing di spinta può provocare un fenomeno di BOUNCING sul tappetino e continue compressioni vertebrali cervicali.
Altro discorso per quanto riguarda gli altri 2 esercizi: HANDSTAND WALK e WALLBALL, qui abbiamo una posizione del collo in estensione prolungata nel tempo, nel primo caso per guardare leggermente in avanti, nel secondo per guardare in alto verso il target.
Nell’HSWALK soprattutto in soggetti con una colonna toracica rigida, avremo un enorme sforzo della muscolatura e delle articolazioni cervicali per poter guardare avanti, provocando possibile dolore al collo e/o al braccio.
Anche nelle WALLBALL si può verificare lo stesso fenomeno, soprattutto quando ci sono tante ripetizioni da fare o quando l’atleta perde la verticalità della discesa piegandosi in avanti.
Cervicobrachialgia post allenamento di crossfit, che cosa devo fare?
1- porre attenzione se il mio dolore al collo è correlato all’esecuzione di questi esercizi,
2- utile fare uno stretching di tutta la muscolatura cervicale post allenamento,
3- fatti vedere da un professionista che conosca le dinamiche del CrossFit e identifichi gli aspetti disfunzionali nei tuoi movimenti!
