Spesso osserviamo come l’Osteopata, per risolvere la nostra problematica, si allontana dalla sede del dolore e osserva aree del corpo che potremmo trovare strano abbiano influenza sul dolore o sulla restrizione di movimento che percepiamo. Questa peculiarità tipica delle discipline globali come osteopatia e chiropratica si fonda sui loro principi di unità e interconnessione di tutti i tipi di tessuti del corpo. Questo ha portato a sviluppare modelli di diagnosi e trattamento basati sulla qualità globale, piuttosto che sulla sua semplice area patologica ristretta.
In Osteopatia definiamo Disfunzione Somatica le zone del corpo con funzione alterata sul piano di movimento, scheletrico, articolatorio, fasciale, linfatico, neurologico. Sono quelle asimmetrie, restrizioni di movimento o eccesso di movimento, aumentata sensibilità al dolore in assenza di evidente patologia.
Il Lavoro dell’osteopata
L’Osteopata cerca, esamina e tratta aree del nostro corpo che presentano tessuti asimmetrici per tono ed elasticità. Questi si muovono poco o troppo per compensare altre aree e infine dolorabilità al tocco.
Facciamo alcuni esempi: il muscolo principale del braccio, il bicipite brachiale (quello che gonfiamo facendo braccio di ferro) è innervato da un nervo chiamato muscolo-cutaneo. Nervo che corre lungo la spalla. Sappiamo che i nervi sono sensibili, in quanto portano il segnale di attivazione ai muscoli. E’ stato osservato che l’eccitabilità del nervo cambia in base alla posizione della spalla. Quindi è importante che la spalla sia il più possibile libera da restrizioni di movimento affinchè il braccio non percepisca dolore alla sua attivazione.
Passiamo alla colonna vertebrale
Quante volte ci è capitato di “bloccarci”? Di sentire i tessuti della schiena rigidi, poco inclini a deformarsi (come fanno di solito) alle sollecitazioni? Il corpo assume un atteggiamento protettivo rispetto alla colonna lombare che lo porta a limitare il movimento su ogni asse. Capita spesso ci sia un’area che soffra maggiormente rispetto all’altra, a causa del sistema errato di distribuzione di carichi che porta ad avere aree più sensibili al dolore o con tessuti più tonici per adattarsi agli schemi del corpo.
Quanti di noi hanno sofferto di formicolii alle mani, perdita di forza o sensazione di freddezza? Verrebbe da pensare che il problema sia localizzato in quell’area ma potrebbe originare dalla spalla, dal collo, dalla muscolatura cervicale, a volte da una patologia del sistema di visione o scatenato da un trauma da colpo di frusta ricevuto a seguito di un tamponamento automobilistico anni prima. E’ per questo che l’Osteopata spesso guarda lontano dal dolore, per cercarne la causa, l’origine del problema.
All’Officina del Corpo l’Osteopata lavora in sinergia con il Fisioterapista e il medico Ortopedico per poter fare la valutazione più corretta del tuo dolore o della restrizione di movimento, del “blocco” articolare che magari da tempo limita la tua qualità di vita, cercando di risolvere la tua Disfunzione Somatica senza fermarsi all’esame della zona dolente ma cercando le molteplici interconnessioni con aree limitrofe o anche distanti dal centro di dolore, alla ricerca della sua origine.
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Emil Roussimov-Osteopata