Il dolore al collo è fra le cinque cause più comuni di inattività, eppure ricevono minore attenzione rispetto alle lombalgie. Hanno un peso sociale e personale molto elevato dato che i dolori cervicali cronici, ovvero di durata superiore ai tre mesi, oltre al dolore e la restrizione di movimento del collo frequentemente sviluppano anche dolori neuropatici, che si manifestano come sensazioni puntorie o di scosse. Altre sensazioni comuni sono bruciori o sensazioni di freddo intenso localizzato, percezione di aghi o prurito insistente.
Quali sono le cause del dolore al collo ?
Le cause sono molteplici. Il collo, oltre ad essere un punto in cui si trova il passaggio di molti nervi importanti, ha la funzione di sostegno della testa il cui peso in un adulto arriva a 20 kg. Rendendola quindi, sensibile alle posture in cui il collo spinge in avanti e presenta un sistema di pesi e contrappesi fra la muscolatura masticatoria e quella posteriore. Problemi come bruxismo e malocclusione inoltre, possono diventare la base di dolori in apparenza cervicali ma con origini distanti. Anche la vista gioca un ruolo fondamentale nella posizione del capo e quindi nello scarico delle tensioni. La tendenza a estendere la testa per guadagnare precisione visiva può dare problemi di compressione dietro al collo. Specialmente a fine giornata quando si è più stanchi.
Come ci aiuta l’osteopatia?
Il quadro complesso del dolore al collo con così tanti fattori in gioco, si sposa perfettamente con l’osteopatia che con il suo approccio analitico riesce spesso ad individuare la causa originaria del dolore. Il compito dell’osteopata, oltre ad agire per decontrarre le tensioni cervicali posteriori, è quello di individuare, dove presenti, le cause del disequilibrio, eliminando eventuali sovraccarichi che costringono la cervicale a sforzi eccessivi. Persino i visceri possono influenzare la cervicale, tramite i nervi che la collegano agli organi, come ad esempio il nervo frenico (fegato, diaframma).
Dopo aver individuato le cause del dolore, si inizia con il lavoro manuale sui muscoli posteriori della colonna cervicale, fino alla spalla e le sue articolazioni per alleviare il fastidio. Dopodiché si procede con le manipolazioni delle aree specifiche che causano sovraccarico e portano ad affaticamento e quindi sofferenza. Esistono diversi tipi di manualità usati in osteopatia per il trattamento del dolore al collo. Per lavorare sulla muscolatura cervicale le tecniche fasciali tendono ad essere meglio indicate, sia per sciogliere le tensioni, che per preparare il collo ad eventuali manipolazioni veloci per lo sblocco vertebrale, in caso persistano restrizioni di mobilità. Tali trattamenti sono pressoché assenti da rischi, al contrario di quanto si creda.
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Emil Roussimov-Osteopata