IL BRUXISMO

IL BRUXISMO

Giugno 21, 2021

Il bruxismo è un fenomeno abbastanza frequente, che dipende dall’involontaria contrazione dei muscoli della masticazione. Si manifesta con lo sfregamento delle arcate dentali, digrignando mascella e mandibola o serrandole una sull’altra, esercitando parecchia forza e pressione con la muscolatura dell’articolazione temporomandibolare.

Il bruxismo è una condizione clinica presente sia in adulti che in bambini. Nei soggetti in età adulta ha un’incidenza tra il 22% e il 30% sulla popolazione in situazione di allerta (la persona è sveglia e vigile). Il dato cala in caso di bruxismo notturno o nelle ore di sonno, tra l’8% e il 16%. Nei bambini (soggetti inferiori a 12 anni) abbiamo un incidenza del 40% di bruxismo notturno.

Non è stata riconosciuta una motivazione specifica che porta a questa attività muscolare, per questo il bruxismo viene definito parafunzione; cioè un insieme di attività svolte dalla muscolatura volontaria, secondo meccanismi fisiologicamente normali, ma che non hanno obbiettivi funzionali e sono potenzialmente dannose.

Le cause del bruxismo

È difficile indicare una causa del bruxismo, concorrono diversi fattori allo scatenarsi di questo fenomeno, spesso ricondotti alla sfera psico-emotiva della persona; ansia, stress, disturbi del sonno, problemi emotivi e psicologici. Nel caso si verificasse in un bambino le cause sono ricondotte a un sistema messo in atto per mascherare un dolore acuto (dolore da otite o odontalgia) o per malocclusione causata dal disallineamento delle arcate dentarie.

Spesso il bruxismo si manifesta la notte, ma si può verificare anche in momenti in cui il soggetto è vigile e assolutamente non cosciente di compiere quest’atto. Può succedere che un soggetto con questa tendenza non sia nemmeno al corrente del fenomeno.

Quali sono le conseguenze del bruxismo sulle strutture muscolo-articolari?

  • Il bruxismo si presenta con il digrignamento dei denti, che vengono serrati con un movimento di sfregamento tra le arcate dentali; le conseguenze, quindi, coinvolgono diverse strutture. In primis i denti subiscono un’usura che si presenta come una letterale limatura e potrebbe verificarsi una perdita dello strato di smalto, le arcate dentali appariranno levigate e potrebbero presentare lesioni ai denti, tra cui lo scheggiamento.
  • Ci sono conseguenze anche sul comparto muscolare dell’articolazione temporomandibolare: la contrazione costante porta le fibre muscolari a un irrigidimento e a contratture dolorose nei muscoli masticatori, distribuendo la tensione al comparto fasciale, portando rigidità cronica e dolore anche a livello cervicale e dei muscoli suboccipitali.

Sintomi più comuni:

Ipersensibilità dei denti, diminuzione dello spessore dei denti, presenza di acufeni, dolori cervicali, dolore e indolenzimento dei muscoli masticatori, cefalee miotensive mattutine.

È importante affidarsi a una persona competente per il trattamento di queste strutture e massimizzare i risultati. Sfruttando l’aiuto di più figure sanitare, una terapia adatta può aiutare davvero molto ad alleviare se non addirittura eliminare la sintomatologia dolorosa.

Rachele Mandelli – Massoterapista

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