Sei a conoscenza che non tutti abbiamo la stessa anatomia dell’anca?
E che questa può influenzare la tua mobilità nello sport e in attività quotidiane?
Abbiamo due principali varianti dallo standard anatomico: la retroversione e l’antiversione femorale.
In parole povere significa che avrò un femore più ruotato esternamente o viceversa più internamente.
Come capisco se la mia anatomia dell’anca rientra in una di queste due condizioni?
Abbiamo numerosi test clinici che analizzano questo aspetto, la diagnosi si fa perciò nella visita fisioterapica non con radiografie o risonanze magnetiche!
E’ un problema?
Di per sé no! Non è una patologia, è un’ alterazione della morfologia di un’articolazione come può essere una scoliosi o un piede tendente al piatto e non è sinonimo di dolore. Lo può però diventare in certe situazioni!
Quindi cosa serve sapere se ho un’antiversione o una retroversione del collo femorale?
Questo significherà avere un disequilibrio tra i due movimenti di rotazione dell’anca: la rotazione interna e la rotazione esterna, la testa del femore si troverà stabile e centrata nell’acetabolo in posizioni diverse rispetto allo standard.
Dobbiamo esserne consapevoli soprattutto in certi gesti atletici.
Prendiamo lo SQUAT e le sue varianti: la posizione di massima accosciata deve essere accompagnata da una extrarotazione delle anche. Una antiversione dell’anca renderà difficile questo movimento e l’atleta si sentirà più a suo agio con uno stance più stretto e i piedi dritti. Una persona con le anche retroverse si troverà invece più a suo agio con largo stance e piedi più extraruotati.
Come influiscono nella vita quotidiana?
Primo aspetto: la persona potrebbe avere un’ antiversione o una retroversione compensata dalla posizione del piede, ad esempio chi cammina con i piedi verso l’interno o verso l’esterno.
Secondo aspetto: anche nella vita quotidiana ci sono posizioni stressanti per ogni condizione, per esempio stare seduti per terra a gambe incrociate lo è per antiverso, stare seduti con una gamba accavallata sull’altra lo è per un retroverso.
Come posso modificare queste condizioni?
Non possiamo modificare delle situazioni strutturali ossee come queste, possiamo però migliorare l’elasticità dei tessuti molli (muscoli, tendini, legamenti) che a volte restringono ancora di più il movimento.
Inoltre è importante uno screening posturale globale per sapere da quali altre settori del corpo potrò guadagnare movimento per rendere fluido il gesto atletico! (vedi articolo su screening posturale)
Ancora di più è importante conoscere quali sono le posizioni in cui sarò più a mio agio e le posizioni in cui sarò rigido e starò stressando la mia articolazione dell’anca, cercando perciò di evitarle.
All’Officina del Corpo valutiamo tutti questi aspetti, ti forniamo possibilità di trattamento ed esercizi specifici di mobilità e di rinforzo per queste condizioni delle anche!