In questo momento di costrizione a causa del COVID19 la voglia di correre in libertà sicuramente ai runners non è passata, anzi!
C’è chi sta facendo il conto alla rovescia per poter assaporare di nuovo il gusto della fatica, il rumore dei passi che battono liberi sull’asfalto, e poter finalmente condividere con gli amici di nuovo su Strava i propri allenamenti e i propri prodigi. Molti si staranno chiedendo: ma sarò ancora in grado di correre? Ma riuscirò a tenere i ritmi che avevo raggiunto prima dello stop? Ma il primo giorno, quanti km dovrò fare? E che tipo di allenamento dovrò fare? Lungo e lento o corto e veloce?
La risposta è GRADUALITA’, in questa fase di stop tutti i runner esperti, per intenderci quelli che erano runner anche prima del “lockdown”, sicuramente hanno sostituito l’abituale sessione di corsa con allenamenti alternativi, potenziamento core, tonificazione total body, pedalate sui rulli, salto con la corda e corsa sulle scale. Alla fine di questi due mesi, chi non è stato fermo sul divano si ritrova sicuramente un corpo più tonico e forte di prima, proprio per la diversità di allenamento che è certamente più completo rispetto alla semplice corsa. Questo non significa che il primo giorno dobbiamo uscire e correre al 100% del nostro potenziale di 2 mesi fa.
Bisogna rivolgersi a coach specializzati , avere pazienza e immaginare anche la ripresa della corsa in “fasi”, giusto per rimanere in tema.
La Prima Fase
In una prima fase, le uscite dovrebbero puntare a ritrovare la fluidità del gesto atletico. Quindi prima di iniziare a correre dedicare del tempo all’attivazione muscolare e fare delle sessioni di corsa brevi e frequenti, senza guardare il cronometro.
La Seconda Fase
Dopo aver riacquisito confidenza con il gesto, in una seconda fase, si può iniziare ad incrementare distanza e velocità. Senza però pretendere gli stessi risultati di due mesi fa, e soprattutto senza mai arrivare allo stremo con carichi chilometrici estenuanti; è importantissimo in questa fase non demoralizzarsi e ascoltare i segnali che il nostro corpo ci invia.
La Terza Fase
L’ultima fase sarà quella della forma ritrovata, a questo punto si possono inserire lavori qualitativi come ripetute, fartlek ecc…e incrementare il kilometraggio un po’ alla volta fino a raggiungere di nuovo il livello pre-coronavirus.
Durante queste fasi di ripresa è utile programmare degli appuntamenti di verifica posturale, proprio perché lo stop per quarantena ci ha costretti ad assumere posizioni “da divano” o da “smart working” spesso poco efficienti, oppure perché abbiamo fatto fitness da casa aggressivo e senza supervisione. Una verifica della situazione posturale, prima della ripresa degli allenamenti e durante le fasi di ricostruzione è fondamentale per non incorrere in infortuni che ci costringerebbero ad ulteriori stop in questo momento più indesiderati che mai.
L’osteopata analizzerà approfonditamente la mobilità delle caviglie, dei piedi, la stabilità delle ginocchia e il corretto funzionamento dell’ammortizzazione sui due assi bacino e colonna vertebrale; il buon funzionamento dei sistemi di compenso è il presupposto migliore per il ritorno allo sport privo di rischi, posturalmente parlando.
All’Officina del Corpo il nostro Staff è specializzato nel trattamento di atleti o appassionati di corsa, saremo lieti di affiancarti nella tua ripresa!
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