Non tutti i dolori alla gamba nascono dalle articolazioni: il caso dell’endometriosi e cosa può fare l’Osteopatia.
Spesso capita nella propria vita di sentire dolori alle gambe, dovuti a volte a deficit dell’arco plantare e della muscolatura connessa, a patologie vascolari e muscolo scheletriche che possono coinvolgere le anche, ginocchia, caviglie. Esiste tuttavia un dolore riferito che parte dall’anca e tende a scendere lungo l’arto inferiore. Esso mima un comune dolore muscolo scheletrico eccetto per la causa: l’endometriosi.
Si tratta di un disturbo cronico doloroso dell’apparato genitale femminile, causato dalla migrazione di tessuto endometriale in aree diverse dalla sua sede fisiologica.
Questa irradiazione può avvenire specialmente durante il ciclo mestruale con effetti temporanei e intermittenti fino a cronicizzarsi e diventare costante. E’ oltremodo importante pertanto considerare la patologia come possibile agente sul dolore. Solitamente purtroppo viene raggruppata assieme ai dolori da sciatalgia e di conseguenze viene analizzata tramite i test del nervo sciatico, i quali danno esito negativo.
L’endometriosi come patologia
L’endometriosi in sè come patologia rappresenta un problema ostico a livello di diagnosi e riconoscimento sintomatologico: diversi studi hanno dimostrato come possono passare dai 7 ai 10 anni dalla comparsa dei primi sintomi alla diagnosi e il 74% delle pazienti riporta di aver ricevuto una diagnosi errata. Inoltre è spesso ricorrente: fra il 20 e il 50% manifesta ricadute a distanza dalle terapie primarie. In molte pazienti si ritrovano situazioni di tensione muscoloscheletrica pelvica e sacroiliaca a volte con lesioni strutturali.
L’osteopata come può aiutare chi soffre di endometriosi?
Come può allora l’Osteopatia aiutare chi soffre di endometriosi ma non solo, anche di dolori pelvici e urogenitali cronici? A livello muscoloscheletrico si lavora sulle tensioni nella zona delle articolazioni sacroiliache e lombari per far rilasciare la loro muscolatura profonda. Sul piano viscerale si lavora sul diaframma e sugli organi pelvici con tecniche dolci e ritmiche per rimuovere le tensioni su quelle aree.
Una tecnica particolare permette di agire per il rilascio dell’area pelvica è la grande manovra addominale: il movimento delle aree addominali viene favorito manualmente dall’Osteopata in direzione craniale (verso l’alto) in maniera ampia ma poco profonda.
L’ Osteopata che accompagna una paziente sofferente per le conseguenze dell’endometriosi non si limita a trattare soltanto la parte più strettamente connessa, ma include nel lavoro terapeutico anche quelle zone disfunzionali che pur indirettamente creano tensioni e dolori aggiuntivi. In alcuni casi, per esempio, torna utile il trattamento dell’articolazione temporo-mandibolare in quanto può influenzare in caso di disordini il quadro clinico della paziente.
All’ Officina del Corpo abbiamo un servizio di Osteopatia specifico per i disturbi dell’apparato urogenitale femminile.
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